martedì 31 marzo 2009

Protocollo di Kyoto


Il protocollo di Kyoto è un trattato sottoscritto a Kyoto (Giappone) nel dicembre del 1997, con la finalità di disciplinare le emissioni di gas serra dei paesi industrializzati (riduzione del 5% dell’emissione di anidride carbonica entro il 2012). L’entrata in vigore del protocollo è avvenuta solo nel febbraio del 2005.

Non è difficile immaginare che, dal momento della sottoscrizione a quello dell’entrata in vigore del trattato (adesione della Russia), le condizioni di salute del nostro pianeta sono peggiorate. Non tutti i paesi aderenti, infatti, in questo periodo, hanno preso provvedimenti per fermare, o quantomeno rallentare, il surriscaldamento globale.

Oltre allo sfasamento temporale tra il momento della sua sottoscrizione e quello della sua entrata in vigore, l’altra problematica legata al trattato, è dovuta al fatto che alcuni paesi che oggi sono i principali responsabili dell’inquinamento globale, all’epoca della sottoscrizione del trattato, non erano considerati paesi industrializzati (condizione per aderire al trattato), bensì paesi in via di sviluppo. E’ il caso di India e Cina che oggi, nonostante siano paesi altamente popolati e responsabili di gran parte delle emissioni di gas serra, non sono tenuti a ridurle. Diverso è il caso degli USA che si rifiutarono di aderire al protocollo di Kyoto nonostante siano tra i primi produttori al mondo di anidride carbonica.

Nel loro piccolo, architetti ed ingegneri, possono tentare di ridurre l’emissione di gas quali anidride carbonica e metano progettando edifici che prevedano l’utilizzo di materiali ecosostenibili e che sfruttino fonti energetiche rinnovabili, rispettando così sia i criteri del protocollo di Kyoto che la natura.

Nessun commento:

Posta un commento