martedì 31 marzo 2009

Anidride carbonica

Il biossido di carbonio (CO2), meglio conosciuto come anidride carbonica, è il principale gas serra, principale responsabile quindi dell’inquinamento atmosferico e del surriscaldamento globale.

La produzione di energia che sfrutta fonti energetiche non rinnovabili, (petrolio, carbone e gas naturale), è causa di notevoli emissioni di anidride carbonica.

Produrre energia sfruttando fonti energetiche rinnovabili, invece, limita le emissioni di gas serra e consente di non intaccare il patrimonio globale delle fonti non rinnovabili che, una volta consumate, non sono più in grado di rigenerarsi.


Modificando il modo di produrre l’energia, sostituendo quindi le fonti energetiche rinnovabili a quelle non rinnovabili, è possibile ridurre le emissioni di gas nocivi per l’uomo e l’ambiente. Attualmente però, solo il 14% dell’energia consumata nel mondo è prodotta da fonti rinnovabili.


Se ingegneri ed architetti progettassero edifici in grado di sfruttare fonti rinnovabili, questo cambiamento potrebbe iniziare anche nel settore dell’architettura. Le case, lo si voglia o meno, sono sotto gli occhi di tutti! E’ per questo che soluzioni tecnologiche come pannelli fotovoltaici in facciata (che generano energia non producendo anidride carbonica), potrebbero, quanto meno, suscitare dapprima curiosità dei passanti, poi il loro interesse ed infine, perché no, qualcuno potrà informarsi sui reali benefici di questo strano sistema che ha reso blu la facciata di un certo edificio. 

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