New York (USA), Foster & Partners, Hearst Tower
Un edificio del 2006 ma non per questo meno interessante: si tratta della Hearst Tower di Foster & Partners. La torre, con i suoi
Il contrasto, volutamente accentuato dall’architetto inglese, tra l’edificio tradizionale e quello estremamente tecnologico da lui progettato, rende l’insieme davvero unico. L’orditura diagonale delle travi, costituite per l’85% da acciaio riciclato, forma moduli vetrati dall’aspetto di diamanti. Questa delle travi oblique non è solo una scelta estetica: le forme triangolari hanno infatti consentito un risparmio di acciaio del 20%.
I vetri, che ricoprono tutto il grattacielo, essendo basso emissivi, filtrano i raggi esterni del sole lasciando passare solo la luce naturale ma non il calore, evitando così un eccessivo ricorso alla climatizzazione durante i periodi estivi.
I sensori installati negli ambienti, regolano la quantità di luce artificiale emessa dagli apparecchi luminosi in funzione di quella naturale che entra dai vetri.
Dei rilevatori di movimento, spengono automaticamente luci e monitor nel caso in cui non ci sia nessuno negli ambienti.
Infine, un sistema di raccolta delle acque piovane in appositi serbatoi, consente di annaffiare le piante e regolare il tasso di umidità nell’aria. L’applicazione più spettacolare di questa soluzione tecnologica amica della natura, trova spazio nell’atrio, dove una cascata di acqua riciclata di
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