giovedì 7 maggio 2009

Per sognare un po’: Natural Capitalism - Creating the Next Industrial Revolution

“… Immaginiamo per un momento che le nostre città siano diventate serene e tranquille, perché automobili e autobus sono diventati silenziosi, gli scarichi delle auto sono vapore acqueo e strade pedonali hanno sostituito le inutili superstrade urbane. L’OPEC ha cessato la sua funzione perché il prezzo del greggio è sceso a 5 Dollari per barile e sono pochi i clienti perché esistono oggi modi migliori e più economici di dare i servizi alla gente senza utilizzare il petrolio.

La qualità della vita è migliorata particolarmente per le classi più povere e per i paesi in via di sviluppo.

Involontariamente si è ridotta la disoccupazione e ridotto o eliminato le tasse.

Le case, anche le più povere, possono pagarsi parte del loro mutuo vendendo l’energia che essi stessi producono, non ci sono più pericolose discariche sul territorio, le foreste mondiali hanno ricominciato a crescere, dighe e barrage sono state smantellate e il livello di CO2 comincia a decrescere per la prima volta dopo duecento anni….”

Paul Hawken, Amory e Hunter Loving, Natural Capitalism

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